Thursday, January 31, 2008

Ferie obbligate

Purtroppo qualcosa e' cambiato in Nuova Zelanda in questi due anni.
Hanno reso piu' severe le norme da rispettare per ottenere un Visto di lavoro.
Una sorpresa un po' amara, perche' questo comporta un allungamento dei tempi di attesa prima di poter iniziare.
Noi oltretutto avevamo un dubbio in piu' da chiarire con il boss e cosi' siamo ancora in ferie "obbligate".

Ecco l'elenco delle cose da fare per poter lavorare in questo paese.
1) avere una offerta di lavoro (con dei requisiti minimi contrattuali da rispettare);
2) andare dal medico per una approfondita visita di controllo ;
3) colloquio con il medico davanti a un questionario di 6 pagine dove devi spiegare se hai dei problemi fisici e se si, dire quali, e un sacco di altre domande che non vi sto ad elencare ;
4) andare a fare gli esami del sangue ;
5) andare a fare gli esami delle urine ;
6) andare a fare i raggi x ;

7) PAGARE PROFUMATAMENTE IL TUTTO ;

aspettare che arrivino tutte le risposte.......
metterle in una busta sigillata all'ufficio immigrazione.......
e aspettare la LORO nella speranza che

sia OK TUTTO BENE !

Un saluto.

Some news (30 gen 08)

We should write in English these days.
But .... we don't care.
In the near future, maybe. For now we keep writing in Italian.
Finito il break in Inglese !

In breve vi raccontiamo che ......
visto le ferie obbligate (dopo vi spiegheremo), abbiamo fatto un giretto a mezzora da Wellington, risalendo verso Nord, per trascorrere alcune ore di "meritato" relax.
Mi sembra ovvio visto le faticose giornate di ...... riposo.
Il sottoscritto ha fatto nuovamente il bagno sul famoso oceano neozelandese nella Kapiti Coast.

Per ulteriori dettagli sulla Nuova Zelanda potete anche consultare questo sito:
http://www.destination-nz.com/
Con il tempo continuiamo ad avere una fortuna della madonna. Sole, caldo e ancora Sole.
L'acqua dell'oceano da queste parti non e' proprio caldissima. Diciamo pure che non e' paragonabile a quella del Mediterraneo.
In questa occasione vi posso dire che mentre nuotavo sentivo in certi momenti delle correnti di acqua fredda che arrivava da sotto, portata dalle onde. Infatti non appena mi fermavo un po' per rilassarmi e lasciavo scendere le gambe, mi accorgevo subito della differenza di temperatura fra l'acqua che avevo attorno alle spalle e al collo rispetto a quella dei piedi. Una strana sensazione veramente.
Comunque bello ! Non affollato. In due in uno spazio di penso oltre 1 km. Con Rosi sulla spiaggia nera a prendere il sole e a scattare alcune foto.














Non ricordo se ve lo avevo mai accenato prima, ma da queste parti non esistono ombrelloni e sdraie. Nemmeno " vu cumpra' "che ti vendono "puttanate" ogni 10 minuti.

Sotto vi lascio alcune foto della zona.
(questa e' stata "rubata" da Flickr e vi da una panoramica della costa)
Le altre due sono state fatte con la nostra vecchia digitale del 2004, quella che ci segue' nel nostro primo viaggio.
Un saluto a tutti.



Tuesday, January 29, 2008

Cose da guardare e ascoltare

Eccovi alcuni link dove poter vedere qualcosa di interessante.
Luoghi dove siamo passati noi nei giorni scorsi e dove ci troviamo adesso.
Buona visione.
Ciao.

http://www.youtube.com/watch?v=9sEZ-wdFegU

http://www.taranaki.ws/page1.html
(se avete tempo guardate i video sono bellissimi e la musica di sottofondo pure)

http://www.youtube.com/watch?v=L9AckrrC7Wo&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=IRKb-_lx2NQ&feature=related
(dove abitiamo al momento)

http://www.youtube.com/watch?v=83U_Vg1GRvA&feature=related
(assolutamente da vedere)

http://www.thecoromandel.com/

http://www.kapiti.org.nz/#kapiti

http://www.wellingtonnz.com/about_wellington

Monday, January 28, 2008

La nostra nuova macchina

La notizia del giorno e' il nostro nuovo acquisto.
Una bellissima Toyota Corolla XL del 1997.
E' la prima macchina che compriamo in nuova Zelanda.
Dopo una settimana che giravamo in cerca di qualche buona occasione alla fine siamo riusciti a trovare questa, quasi per caso.
Ha piu' di 10 anni ma e' tenuta veramente bene.
Non ha un filo di ruggine, le marce funzionano bene, mi hanno anche cambiato la cinghia di distribuzione e le sospensione sono state cambiate da poco. Il motore sembra in ottime condizioni. E' stata usata solo da 2 proprietari (cosa buona perche' in NZ le macchine le cambiano come le mutande) e poi a Rosi piaceva tanto il colore.
L'abbiamo comprata con intenzione di usarla solo questi primi mesi e poi rivenderla.
Passaggio di proprieta' 20 euro.
Assicurazione per un 1 anno (tutto compreso, anche il noleggio auto in caso di rottura) di 180 Euro. Con la straordinaria cosa che se la vendiamo prima della scadenza dell'anno ci verranno rimborsati i soldi per quei mesi che mancano alla scadenza. Se si vuole si puo' anche sospendere per settimane-mesi e quindi non pagare se si decide di non utlizzarla in quel periodo.
Un sistema mi sembra simile a quello della Svizzera se non sbaglio.
L'unico onere che avremo sara' quello della revisione ogni 6 mesi. Il costo di tale servizio e' pari a circa 20 euro.
Eccovi le foto :















Sunday, January 27, 2008

Venerdi 18 gennaio 2008

Di nuovo a Wellington dopo quasi due anni.
Una sensazione strana, come se il tempo non fosse mai passato.
Abbiamo ritrovato ancora degli amici. E' stato bello.
Adesso invece dobbiamo iniziare a pensare per il futuro.
Ci sentiamo presto.

PER VEDERE LE FOTO CLIKKA SUL SEGUENTE INDIRIZZO:http://www.flickr.com/search/people/?q=Ivi%26Rosi&m=names



L'immagine sotto riporta il percorso del nostro viaggio

Giovedi 17 gennaio 2008

New Plymouth - Wellington
Oggi ci siamo alzati alle 7, abbiamo preparato una bottiglia di te per me da bere durante il viaggio (visto che con il caldo rimane buono lo stesso a differenza dell'acqua) e Rosalba si è fatta un
caffe-latte. Non abbiamo mangiato nulla perchè non avevamo nulla da mangiare. Fa niente.
Avremmo trovato qualcosa per viaggio. Dopo mezzora di guida abbiamo visto un'indicazione
che segnava la presenza di una bella spiaggia e così abbiamo deciso di fermarci a vedere.
Non era il masssimo diciamo. A parte qualcuno che praticava dello surf e altri che facevano la loro camminata quotidiana, non c'era moltissima gente. Il panorama poi non era il massimo visto che non lontano iniziava il porto commerciale della citta di New Plymouth. Giusto 5 minuti per scattare un paio di foto e dopo di nuovo in carrozza pronti per proseguire. Il paesaggio che avremmo scoperto dopo invece rimarrà impresso nei nostri ricordi per sempre. A noi è piaciuto tantissimo. La macchina in una strada di sali e scendi, alla nostra destra dei promontori bellissimi, di un verde profondo e poco più in la l'oceano azzurro-blue a fare da sfondo.
Sulla nostra sinistra invece dominava il vulcano taranaki, con i suoi 2500 metri, alle volte coperto sulla punta da una piccola nube leggera, forse nata per nascondere la neve ancora presente, e la distesa di prati del national park con dei bellissimi alberi. Pascoli di pecore e di mucche, in un verde mescolato con il giallo-arancione dell'erba alta oramai essicata dalla calda estate scoppiata appena prima di Natale.
Ci siamo fermati prima a Wanganui per pranzare ma non abbiamo trovato un locale che soddisfasse le nostre aspettative così siamo entrati in un negozio e abbiamo comprato della carne e della insalata con l'obiettivo di prepararci il pranzo lungo strada in una di quelle super attrezzate aree pic-nic di questo paese. Così è stato ! Adirittura abbiamo travato il barbeque automatico dove non serviva nemmeno introdurre delle monete. Completamente gratuito. Meglio così ! A dire il vero poco prima ci eravamo fermati nel paese dal nome Bulls (Tori) per chiedere informazioni e visto che ci trovavamo proprio di fronte a un mini cafè-kebab non abbiamo saputo resistere alla tentazione e ci siamo fatti fare due piccole porzioni. Io con il riso al posto del pane e con la carne di agnello, mentre Rosalba quello normale. Erano buoni !
Dopo circa 6 ore di viaggio siamo entrati nella Kapiti Coast e abbiamo iniziato ad assaporare il profumo del mare di Wellington. Ci ritrovavamo in un ambiente.... per così dire.... quasi familiare. Colline che già conoscevamo, paesi che già avevamo visitato, scogliere che già avevamo visto. Una strada che la prima volta avevamo percorso sotto la pioggia battente. Allora, non ne fummo particolarmente colpiti visto l'appiattimento del colore del paesaggio causato da questa forte tinta di grigio. Come ben sapete il sole esalta invece i colori. Gli ultimi 50km di costa li abbiamo percorsi lentamente, con gli occhi un pò sulla strada e un pò rivolti verso l'oceano. Rosalba alla guida con un sorriso smagliante e io che ogni tanto cercavo di fare qualche foto dall'abitacolo della macchina, giusto per poter ricordare un domani.
Ma la cosa strana è che nessuno dei due ha mai chiesto di fermarsi per catturare questo momento con una immagine.
Stavamo arrivando a quella città e soprattutto a quel momento che da mesi oramai aspettavamo.

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Mercoledi 16 gennaio 2008

Whitianga - New Plymouth
La mattinata odierna la abbiamo spesa in casa ad ascoltare i consigli di Paolo sulla vita neozelandese.
Su come muoverci nel lavoro, per acquistare una macchina e dove cercare una casa per vivere.
Augusta a sua volta ogni tanto diceva la sua opinione e così abbiamo avuto la possibilità di aumentare le nostre conoscenze su questo nuovo paese. Non si finisce mai di imparare in fin dei conti.
Una colazione con te e le mie nuove briosche alla marmellata di mele. Sono una produzione Gluten Free tutta di stampo chimico. Si sente la differenza con quanto fatto dalla Deola Dolciaria di Tiago dove tutto è fatto con quello che da queste parti chiamiano Organic. Comunque direi non male tutto sommato, a parte la marmellata che era orribile.
Oltre aver chiacchierato con loro ne abbiamo approffitato per fare delle foto dalla loro casa dove hanno una visuale fantastica, godono di un panorama stupendo. Abbiamo girato per il loro giardino, ricco di fiori bellissimi e anche visionato il famosissimo orto dove Augusta si diletta nella produzione di vegetables completamente organic. Ci diceva che dallo scorso mese ha già raccolto una cosa come 27kg di zucchine, le stesse che ci hanno poi servito a tavola con il risotto. Gnummy....
Appena dopo pranzo, dopo aver scattato una foto ricordo con queste persone dal cuore d'oro, siamo partiti per New Plymouth, nella costa ovest dell'Isola del Nord. Dai nostri calcoli ci aspettavano circa 6 orette di macchina. Non sapevamo che la prima parte da percorerre fino quasi a Hamilton fosse così piena di curve e molto stancante. Inoltre abbiamo trovato molti lavori in corso e così alle 9 di sera ci trovavamo ancora a circa 90km dalla destinazione prevista (ci avevano consigliato di passare la notte alle pendici del vulcano Taranaki) e la mia cara mogliettina iniziava a preoccuparsi di non trovare un letto per trascorrere la notte. La zona dove ci trovavamo non era affatto affollata e per percorrere questi 90km avremmo sicuramente impiegato più di un'ora con il problema che alle 10 di sera qui in New Zealand i Motel chiudono. Sta di fatto che dopo alcuni chilometri siamo riusciti a trovare una sistemazione.
Abbiamo fatto una bella doccia perchè avevamo sudato tutto il giorno girando in macchina sotto il sol leone e dopo mi sono mangiato un panino con prodotti comprati in uno shop lungo la strada, mentre Rosalba ha deciso di fare dieta, prima di sdraiarsi in un comodissimo letto matrimoniale.
Questo tratto di strada che ci ha permesso di attreversare la Nuova Zelanda dalla costa Est a quella Ovest ci ha mostrato un paesaggio ricco di distese enormi, con migliaia di mucche al pascolo, dove si trovano fra le maggiori aziende agricole della nazione e dove si raccolgono la maggior parte dei litri di latte prodotto.
(vedi cartina New Zealand con nostro percorso)

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Saturday, January 26, 2008

Martedi 15 gennaio 2008 (2a parte)

Martedi 15 gennaio 2008 ore 11.00 pm
Come è andata la giornata ?
Non posso che dire ....... magnificamente, egregiamente e anche di più !
Un viaggio stupendo verso la Coromandel peninsula, con un paesaggio da favola e un tempo eccezionale.
Spero possiate coglierne in parte qualcosa dalle foto che pubblicheremo.
Ci siamo fermati a Thames in uno di quei big shop (Pack & Save) a prendere del cibo per fare picnic e pochi chilometri dopo abbiamo trovato una piccola zona camping con vista mare da permetterci di avere un pranzo da "poveri" ma in un ambiente da "ricchi". Come direbbe la tradizione delle nostre montagne di origine .....
ci siamo ingrassati più con gli occhi che con il cibo.
Lungo tutto il tragitto ogni 2 km dovevamo fermarci ad immortalare qualche immagine visiva spettacolare.
Un mare con dei colori fantastici. Una natura altrettanto stupenda. Veramente incredibile.
Ad un certo punto abbiamo avuto anche il piacere di incontrare una famiglia Maori che stava facendo il bagno (molto simpatici) e il sottoscritto si sarebbe tuffato molto volentieri, vista l'acqua, il caldo torrido e anche la signora maori (sto scherzando ragazzi a proposito di quest'ultimo argomento favorevole).
Abbiamo poi deciso di fare una strada diversa per tagliare il tragitto e cercare di raggiungere Whitianga in più breve tempo dato che ci eravamo accordati con i nostri amici che nel primo pomeriggio saremmo arrivati.
Indovinate un pò. Tutta la strada (parlo di più di 30 km) era non asfaltata, in mezzo al bush (bosco selvatico) tanto da costringerci a rallentare parecchio la velocità di marcia e tutta in una zona totalmente scoperta da segnale per la rete dei telefonini. Non siamo quindi più riusciti ad avvisare Paolo del nostro ritardo.
In mezzo a tale bush selvatico ci siamo inbattuti su un posto di ristoro e divertimento veramente originale.
(vedi alcune foto) dove Rosalba si è presa il suo primo flat withe (caffè tipico Neozelandese) e io la mia solita bevanda prefierita, ovvero un bel bicchiere di acqua naturale.
Arrivati a Withianga quasi alle 4 pm abbiamo trovato a casa ad aspettarci solo Paolo, in abbigliamento da giardiniere intento a finire di tagliare l'erba del loro giardino. Ci ha fatto cortesemente scaricare i bagagli nella stanza degli ospiti e poi ci ha invitato a raggiungere sua sorella e sua moglie in spiaggia appena giù in paese.
Non aspettavo altre indicazioni. Era da tempo che dicevo che mi volevo fare un bagno sull'oceano.
Ho preso il costume e siamo scesi in spiaggia. E' stato molto bello. 20 minuti di nuoto su un acqua calda e calmissima, che ha permesso anche a Rosalba di tuffarsi, anche se solo per 5 minuti perchè poi spaventata dalla sua fobia per gli squali, gli stessi che io racconto di cacciare ai miei nipotini di 5 anni.
Alla sera, dopo una doccia rilassante e necessaria per togliere dalla pelle la enorme quantità di sale presente, abbiamo avuto la fortuna di mangiare del King Fish alla griglia con delle verdure di contorno che andavano dalle zucchine, patate, coste etc... fino all'insalata verde. Il ben di Dio in tavola. Una cena ricca anche di argomenti interessanti che hanno contribuito a saziare anche il nostro cervello fortunatamente.
Del resto con Paolo e Augusta (e in questa occasione anche la sorella di Paolo) ci sono sempre un sacco di cose da imparare, visto il loro enorme bagaglio culturale.
Dopo cena, verso le 9 e mezza siamo stati in centro paese a salutare una coppia di ragazzi italiani (piemontesi) che avevamo avuto il piacere di conoscere la prima volta di noi in NZ. Hanno in gestione un ristorante italiano.
Sono bravissimi. Hanno avuto un bambino due anni fa e adesso la moglie è di nuovo incinta, pronta per il secondo figlio maschio che arriverà per il mese di maggio. Ad accudire il primo hanno qui i genitori di lui, arrivati dal Piemonte per aiutare il loro figliol prodigo, lontano da casa da quasi sette anni (adesso ne ha 31). Il nonno paterno è andato in pensione con il primo di gennaio 2008, mentre la nonna è già in pensione da due anni. E' la loro terza estate
neozelandese e da quanto ci hanno raccontato potrebbe essere anche la prima di tante. Vista la loro posizione c'è una piccola possibilità che decidano di fermarsi per sempre. Per il momento rimangono fino a giugno, poi valuteranno anhe in base a quanto l'ufficio immigrazione dirà loro.
Noi facciamo naturalmente il tifo per loro. Auguriamo a tutta questa splendida famiglia tutto il bene possibile.
A mezzanotte li abbiamo salutati e siamo ritornati dove ci aspettavo i nostri flatmates.
Una notte di riposo e pronti per una nuova avventura.
Domani pomeriggio ci si rimette in cammino per Wellington.

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Martedi 15 gennaio 2008

Oggi è il giorno della partenza per Wellington.
Andrò a prendere la macchina a noleggio. Ho l'appuntamento per le 10 am.
Sono un pochino preoccupato per il fatto che dovrò riabituarmi a guidare a sinistra. E se mi succede di dover prendere una strada ancora una volta contromano come già successo la prima volta nell'aprile del 2005 ?
Speriamo proprio di no ! Rosalba nel frattempo mi aspetterà a casa con i nipotini di Linda che sono arrivati proprio questa mattina per trascorrere una giornata insieme ai nonni. Alla sera poi si riuniranno anche i loro rispettivi genitori e faranno una cena di gruppo. Penso che siano rimasti un pò male per il fatto che noi partiamo proprio questa mattina, ma non abbiamo altra scelta, visto il piano di bordo che ci siamo fatti.
Devo dire comunque che questi primi quattro giorni con loro sono stati super benefici, perchè ci hanno permesso di riprenderci in toto. Abbiamo cacciato l'influenza che si era fatta viva giusto il giorno prima di partire e soprattutto abbiamo recuperato il problema della stanchezza da fuso orario, o jack lag in inglese (attualmente + 12 ore).
Sono curioso di vedere che macchina mi daranno.
Siamo anche felicissimi perchè abbiamo deciso di passare a trovare Paolo e Augusta a Whitianga.
Vedremo come andrà la giornata.

Friday, January 25, 2008

Lunedi 14 gennaio 2008

Dopo la colazione Peter ci ha dato un passaggio per Massey (quartiere di Auckland) perchè ci dobbiamo
incontrare con il nostro amico "father Netilaus". Il prete indiano che avevamo conosciuto nella nostra
precedente esperienza nel 2005. Lo abbiamo chiamato e siamo rimasti daccordo che non appena terminava
la visita in ospedale ci avrebbe raggiunto nella sua parrocchia. Così dopo essere arrivati a destinazione il buon
parroco ci ha fatto aspettare per oltre un'ora, tempo che abbiamo speso nel visitare un pò la zona che in quel
momento ci ospitava. Dopo di che eccolo arrivare in macchina, una nissan bluebird molto interessante.
L'accoglienza molto calorosa con un abbraccio molto stretto e un sorriso enorme. In più una risata che non
scordavamo per la sua originalità e che ha dato ancor maggior enfasi a tutto questo.
Abbiamo pranzato con lui, con un buon risotto bollito (tra l'altro lavato secondo la tradizione italiana) con il
formaggio grana, una omlette con una cipolla intera e della insalata verde.
Abbiamo fatto una bella chiacchierata toccando argomenti "profondi" ma anche cose simpatiche e da ridere.
E' stato molto bello. Dopo, verso le 3 e mezza siamo andati con lui (è stato gentilissimo perchè si è offerto
di riaccompagnarci in centro città, ovvero a circa 15km da dove eravamo) a trovare il sig. Giovanni, un'altra
ottima persona conosciuta nel 2005. Di questo signore immigrato in Nuova Zelanda dalla città di Parma oltre
30 anni fa potremmo scrivere un libro. Ha una vita cosi ricca di argomenti che non sarebbe difficile ricercare
spunti per
Dopo aver preso il caffe con lui, "father Netilaus" ci ha accompagnato in città per cercare un'auto a noleggio
per il giorno seguente che saremmo dovuti partire per Wellington per iniziare a lavorare.
Al quarto tentativo abbiamo trovato la macchina con le condizioni ideali per il nostro obiettivo, ovvero noleggiarla
in Auckland, poterla lasciare poi a Welllington, poterla tenere non più di 4 giorni (per noi più che sufficienti) e
ultima cosa molto importante che fosse anche ad un prezzo economico. Così è stato ! Con 44 dollari al giorno
abbiamo concluso il contratto. Sarei ritornato l'indomani per prenderla !
Dopo queste operazioni di servizio abbiamo saluto Netilaus e ci siamo incontrati con un altro amico, questa
volta neozelandese. Con John avevamo appuntamento al porto alle 5pm. Pochi minuti prima che arrivasse
il sottoscritto è dovuto andare un attimo in bagno per esigenze natural-fisiologiche.
Un'altra volta devo elogiare il servizio dei bagni pubblici di questa nazione. Pulitissimi !!
Al mio ritorno John e Rosalba stavano già chiacchierando da qualche minuto. Ciò di cui parlavano era la strana
sensazione che entrambi provavano nel essersi riincontrati in questa terra sperduta.
Un abbraccio anche con me e poi la decisione di andare a prendere un aperitivo lungo mare. Scelta che più
azzeccata non poteva essere, non tanto per il drink che a me non importava affatto visto che l'acqua rimane
la mia bevanda "preferita" (in assoluto) quanto per la splendida vista sul mare a fare da cornice. Stupendo !
Siamo rimasti a chiacchierare di lui, di noi, della Nuova Zelanda fino alle 8pm quasi e poi ci siamo fatti riaccom-
pagnare a casa di Linda e Peter (in quartiere Epsom). Abbiamo deciso di andare a mangiare fuori quella sera
per non essere di disturbo alla famiglia, visto che loro abitualmente alle 6.30 massimo 7pm cenano.
Indovinate un pò dove siamo andati ? Sapete in che ristorante ci siamo fermati ?
La scelta è caduta su il Giapponese. Un posto carino, molto particolare, consigliatoci proprio da John.
E' stata un ottima scelta. Mangiato bene, serviti in tempi celeri e pagato normale. Io ho preso il sushi,
mentre Rosalba ha voluto provare un loro piatto speciale, fatto con i noddles.
Dopo la cena siamo rientrati a casa e abbiamo visto un film terribile (un mix fra horror e giallo) con Linda
e Peter, prima di crollare a letto per una lunga e profonda notte di incubi.

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Domenica 13 gennaio 2008


Ci siamo svegliati presto, probabilmente causa ancora del fusio orario. Era l'alba, verso le 6.
Fuori già si sentivano gli uccellini cantare da un pò.
Ieri ci hanno spiegato che quello più rumoroso è il tui, tipico della nuova zelanda. Anche i pappagalli comunque si fanno sentire.
Dopo una rinfrescante e rinvigorante doccia abbiamo fatto la colazione all'aperto.
Questa personalmente è la cosa che più mi appaga della giornata. Poter fare la colazione con il sole che ti abbraccia, a piedi scalzi e maglietta maniche corte è per il sottoscritto il massimo.
Rosalba anticipandomi nell'esclamazione mi ha detto : "E pensare che solo 4 giorni fa eravamo al freddo con un annuncio di influenza in corso !"
Lo so... non dovete dire nulla. Siamo veramente Super Fortunati. Nessuno meglio di noi lo sa.
Vi racconterò in breve cosa è successo ieri.
Dopo esserci alzati di buon mattino e aver fatto una abbondante colazione (come di consuetidine anglossasone) siamo andati con Peter e Linda (la coppia di pensionati che ci ospita) in giro per negozi in cerca di un rasoio per il sottoscritto e di una penna Usb per il collegamento Wifi per il nostro portatile.
Siamo stati in 4 warehouse anche per confrontare un pò i prezzi, non avendo la minima idea di quanto potesse costare un rasoio elettrico. Ho deciso di comprarne uno perchè anche in Italia ho sempre usato quello di mio papà e alla partenza ho pensato di lasciarlo, anche perchè oltre ad essere vecchio (cosa non giustificabile per cambiare un oggetto) non aveva la possibiltà di essere utilizzato con le pile e in più era anche leggermente ingombrante.
Nel cercare questi due oggetti abbiamo avuto modo di poter assaggiare di nuovo la vita Neozelandese.
E' difficile spiegare con le parole le emozioni che uno vive in certe circostanze. Tanto meno uno che non è neppure uno scrittore.
Tanto per cominciare vi dico che siamo andati in giro con la famosissima SKI 247 , 4 wheels on raod.
La mitica jeap con la quale Peter e Linda hanno girato mezzo mondo nel corso del 2006. Un fuori strada equippaggiato di tutto il necessario per affrontare ogni piccolo inconveniente. Navigatore GPRS, Ipod, telecamere, impianto stereo, computer portatile, piccolo compressore, forno per cucinare e naturalmente il bagagliaio con tutti i cassettini di acciaio dove poter immagazzinare più cose possibili.
Ha le gomme da safari e un rumore assordante quando pigi giù duro con il piede dell'acceleratore.
Molto divertente andare in giro per le strade della città con questo bisonte.
Auckland è una città particolare, che a me piace molto. In certi momenti ti sembra di essere in dei piccoli paesini sperduti e poi girato l'angolo ti accorgi di essere invece in una città, con i suoi big shop, la motorway, a lot of bus.
Incredibile davvero !!
Abbiamo passato così due ore e mezza entrando in 5 - 6 store e alla fine ho trovato un rasoio della Philips, molto valido, con anche il taglia basette e baffi incorporato. Ho speso 90 dollari, circa 50 euro. Sono soddisfatto dell'acquisto.
At midday ci hanno portato al casino sotto la Sky Tower per mangiare e giocare alla slot machine.
Abbiamo mangiato riso bollito con finocchio, crema di soya e pollo arrosto con ginseng.
Per un costo totale di 9 dollari a testa. Direi un prezzo accettabile, visto che ci trovavamo in un casinò e che tutto sommato il cibo era anche buono. Personalmente ho evitato il gingseng e del pollo ho voluto darne mezzo a Peter.
Non sono ancora sicuro con questo tipo di carne per i miei problemi di stomaco. Per il momento comunque sono ok.
Dopo di che ci hanno detto che ci saremmo ritrovati allo stesso ristorante alle 3pm per fare un giro della città.
Rosalba non era mai stata in un casinò, io invece ci avevo messo piedi 10 anni fa a Montecarlo.
Ci sentivamo abbastanzi dei pesci fuor d'acqua, ma guardandoci attorno abbiamo notato che tutte le persone che stavano giocando erano comunque persone "normali". Vestiti normalmente, con le ciabatte ai piedi, senza sfarzo del lusso come molte volte si possa pensare. L'unica cosa che non ti lasciano indossare in questo locale ci hanno spiegato, sono i cappellini, perchè non ti possono vedere con tutte le telecamere che ci sono in giro. Per il resto, puoi indossare qualsiasi cosa. C'erano persone in canottiera !!
Abbiamo deciso di provare la fortuna. Pur sapendo che tutto quello che ci circondava in quei momenti erano solo tante belle macchinette..... mangia soldi. Abbiamo giocato con le slot machine da 2 dollari a giocata. Ne avevamo cambiati
20, senza però sapere affatto come si giocava. Diciamolo pure: una vera cazzata.
Tempo 2 minuti ed avevi già finito. Volete sapere come è andata a finire ?
Al quarto tentativo il sottoscritto ha avuto il classico colpo di culo. Senza sapere cosa stavo facendo ho vinto la bellezza di 26 dollari. Così abbiamo deciso di spendere ancora i 6 dollari di guadagno e uscire con i nostri soldi di partenza. Per il momento quindi il punteggio fra la coppia Ivano&Rosalba contro il Casinò di Auckland è di 0 a 0.
Dopo un giro per il centro città nella via principale, la Queen street per l'appunto, solo per vedere se qualcosa in questi quasi 3 anni di nostra assenza era cambiato, siamo ritornati dai nostri tutor e con loro abbiamo fatto il giro della città lungo mare, non prima di essere andati al mercato del pesce a prendere qualcosina da mettere sotto i denti per la serata.
Non vi racconto del mercato del pesce perchè vi annoierei, sappiate comunque che abbiamo visto tanto ma tanto pesce.
Appena prima dell'entrata-uscita c'è anche un piccolo frigo bar con il gelato italiano. Ginelli's ice cream. Con i gusti scritti in italiano naturalmente. Non sappiamo se sia proprio italiano il produttore. Non lo abbiamo neppure assaggiato. Naturalmente il sottoscritto perchè non può per i motivi che da tempo mi stressano, Rosalba perchè in quel momento non si sentiva ok
con la pancia (il pollo del casinò ?) e la signora Linda perchè vuole fare un pò di dieta.
La giornata era bellissima e sulle spiaggie c'erano moltissime persone. Moltissime barche a vela che "sfrecciavano" sul mare limpidissimo e tante famiglie che facevano pic-nic. I colori indescrivibili del mare e degli alberi ci hanno lasciati ancora una volta senza parole. Spero che alcune foto fatte in velocità possano aiutare la vostra immaginazione.
Ci hanno poi portato nella zona Ovest di Auckland nel viaggio di ritorno verso casa. Questa città e un cantiere sempre aperto.
Zone residenziali nuove in continua espansione grazie al boom della Cina che a quanto ci raccontano da queste parti permette ai "nuovi ricchi cinesi" di arrivare qui con i soldi a comprare terreni e case per vivere, lasciando però il loro business in territorio cinese. Questo fa parte del gioco della globalizzazione. Capitalismo ? Chiamatelo come volete !
La serata si è conclusa con un ottima cena a base di Snapper (buonissimo pesce) e verdure cotte al vapore. Dopo di che ci siamo messi sul divano a guardare un film giallo e non appena finito, verso le 10 e mezza siamo andati a nanna stanchi morti. Alquanto dura la vita degli emigranti eh ... ???

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Ivi & Rosi are back







Venerdi 11 gennaio 2008




Siamo arrivati finalmente !
Dopo un viaggio che sembrava non dover finire mai causa la nostra avversione al sonno quando viaggiamo, alle 9 e mezza (ora locale) abbiamo fortunatamente messo piedi in terra Neozelandese.
Non vi posso raccontare come ci siamo sentiti. Non riuscirei.
Sfortunatamente anche in questa occasione non siamo riusciti a dormire lungo il tragitto. Probabilmente un paio di orette in tutto. In compenso sono riuscito a leggere tutto il libro che mi aveva regalato mia zia Adri prima di partire. Mi è piaciuto.
Faccio i miei complimenti alla signora Daria De Pellegrin, una zumellese emigrante anche lei, per il suo modo di scrivere.


(Nella foto il saluto alle dolimiti dall'alto)

Cosa vi possiamo raccontare del viaggio oltre al fatto della stanchezza da non dormire ?
Possiamo iniziare con un giudizio sulle compagnie aeree che ci hanno portato a destinazione.
Lufthansa fino a Tokyo e Air New Zealand poi. Della prima posso dire che non siamo rimasti soddisfatti del servizio di bordo.
Il cibo non era buono e per il mio problema non sono riusciti a prepare qualcosa di veramente adeguato. Non importa.
Molto lenti nel serivre le persone e un apparecchio (747) che non era il massimo del comfort, neppure per noi che ci eravamo potuti permettere di prenotare i posti vicino alle uscite di sicurezza per poter avere dello spazio per le mie lunghe gambe.
Unfortunatly non è stato come ce lo aspettavamo. E' vero che avevamo più spazio di quelli normali ma non potevamo comunque allungare completamente le gambe. Inoltre la ragazza del check-in dell'aeroporto di Venezia ha sbagliato a riservarci i posti, lasciandoci dalla parte del finestrino invece che da quella del corridoio come avevamo noi richiesto.
Con Air New Zealand invece è andata meglio. Non vogliamo sembrare di parte, ma vi dico solo che dopo un paio di ore di volo io e Rosalba ci siamo guardati e ci siamo detti : " Certo che si vede che siamo con dei neozelandesi !" vista la loro cordialità.
Il cibo in questo caso è stato buono. Erano organizzati per le mie richieste, ovvero senza lattosio e senza pomodoro.
L'aereo era un 777, molto più confortevole (visto che riuscivo a distendere quasi completamente le gambe pur essendo in un posto normale) e con il video in ogni sedile dove poter guardare la tv, dei films, giocare e ascoltare della musica.
Abbiamo visto un simpaticissimo film dal titolo Ratatouille. Lo consigliamo a tutti anche se fatto per dei bambini !
Vi possiamo dire dello splendido aeroporto di Tokyo. Immenso e super pulito, come del resto già anticipatoci dal nostro amico Herman. Una folla di gente in continuazione che arrivava e partiva ma con una tranquillità assoluta. Non c'era frastuono. Non ho sentito nessuno mai alzare la voce. I giapponesi ci sono sembrati molto disponibili. Quando chiedevi qualche informazione e non
avevano una risposta da darti, ti accompagnavano da chi poteva probabilmente aiutarti a risolvere il tuo problema. Incredibile !
La tecnologia al servizio dell'uomo. Tutti, e dico tutti, ovvero dal personale dell'ufficio informazioni a quello del ritiro bagagli, con un computer portatile a disposizione e usato per qualsiasi cosa. Mi sono infatti chiesto se tutto sia collegato in rete.
Immagino di si. Una zona a completa disposizione per le chiamate internazionali, una per l'utilizzo di internet, una per i massaggi relax, e chi più ne ha più ne metta. Un servizio navetta con autobus e mini metropolitana per gli spostamenti tra i terminal.
Dopo quasi un'ora per orientarci in questo areoporto, dopo aver richiesto il visto turistico (pensate che ci hanno fatto le foto segnaletiche, hanno preso le impronte digitali e ci hanno salutato con un sorriso e in italiano ....buona gionata), un'altra mezz'ora per capire dove poter lasciare i bagagli a mano e cambiare la moneta in Yen, abbiamo finalmente preso la metropolitana per andare a visitare la città di Narita, lontana solo 10 min rispetto alla grande Tokyo dove dovevamo prenderci più di due ore solo per viaggio
andata e ritorno e spendere la bellezza di 80 € solo per la metro. Dovevamo essere di nuovo in areoporto alle 3pm perchè iniziava il checkin per il volo a Auckland e volevamo essere tra i primi per poterci riservare dei posti più comodi.
L'impatto con la terra giapponese è stato forte. Veramente un altro mondo. Affascinante diremmo, anche se siamo consapevoli che per quelle 5 ore che ci siamo stati è forse troppo pretendere di capire una nuova cultura.
Però trovarci in mezzo a quei negozi con tutte quelle scritte in giapponese e tutte quelle persone che parlavano quella strana lingua, dove le case sono veramente piccole, escluso i monumenti, dove non esistono parole in inglese e logicamente tanto meno in italiano, dove ti accorgi che si tratta di una popolazione relativamente vecchia, con la gente che cammina con ai piedi delle scarpe con due numeri di taglia più grandi e per questo sono costretti a trascinarle, dove all'entrata dei piccoli ristoranti vedi una fila di scarpe lasciate dai clienti perchè bisogna entrare scalzi, dove non si capisce nulla di quello che stanno mangiando o vendono perchè sono
prodotti che non conosciamo e non ci sono traduzioni, dove anche le persone anziane girano in metropolitana con le cuffie dell'IPOD ascoltando musica probabilmente, dove la gente secondo noi ha problemi di articolazioni alle gambe dallo strano modo che hanno di camminare e dove però ogni persona che incontri ti regala quantomeno un sorriso. Questo è stata il Giappone per noi in quelle poche ore che abbiamo avuto la fortuna e il piacere di conoscere.
Per il momento questo è quello che vi possiamo raccontare del nostro trasferimento.
Un'ultima cosa che mi viene in mente è che prima di salire sull'aereo mentre si aspetta al Terminal ci sono dei luoghi in cui puoi richiedere dei massaggi rilassanti, farti la doccia o solo riposare con dei lettini e poltrone a disposizione per ogni più disparata esigenza del cliente. Forti questi giapponesi.